Introduzione
Quelli della Chiesa dei fratelli dicono di sovente che i VERI credenti devono manifestare il FRUTTO DELLO SPIRITO SANTO. Nicola Martella, esegeta della Chiesa dei fratelli, contrariamente a quanto viene insegnato con tanta enfasi nel loro mezzo, ha vomitato oltraggi e calunnie contro Butindaro, perdendo chiaramente quell’autocontrollo frutto dello Spirito santo e che tutti i conduttori devono OBBLIGATORIAMENTE avere, come Paolo ha detto a Tito.
Fate attenzione, quindi, perché per un cristiano è doveroso che anche contro i veri malvagi bisogna comportarsi in modo leale e corretto, accusandoli solo di cose che sono espressamente e inequivocabilmente dimostrate con prove evidenti, visibili a tutti, e non con cose solo ipotizzate.
Se un presunto ministro di Dio, come tanti ce ne sono, insegna una falsa dottrina pubblicamente, essa è ben visibile a tutti, perciò prendendo il suo scritto e confutandolo, ecco che viene fatta un’opera sia leale nei confronti di quel falso ministro, sia nei confronti dei fratelli che possono in tutta libertà fare ricerche autonomamente e verificare di persona se le cose stanno realmente così com’è stato detto nella confutazione.
Guai se la confutazione o la riprensione di condotte sterili e contrarie al sano comportamento a cui un cristiano è chiamato da Dio a tenere, non fosse chiaramente confermato da prove PUBBLICHE e così evidenti che tutti avrebbero potuto riprendere o confutare con le sacre Scritture tale cosa. La citazione delle prove pubbliche e ben riconoscibili da tutti, amici e nemici, nella riprensione di comportamenti contrari a quanto viene insegnato dalla Parola di Dio, è una cosa doverosa, obbligatoria, perché è appunto in questo che si differenzia un CALUNNIATORE da un fratello che riprende ed esorta gli altri nella sana dottrina. Infatti, non si può percuotere la guancia di qualcuno senza dimostrare chiaramente con prove certe ed evidenti il male che è stato detto o fatto, come ci ha insegnato il nostro Signore Gesù Cristo (“Gesù gli disse: Se ho parlato male, dimostra il male che ho detto; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?” – Giovanni 18:23).
Gli attacchi personali rivolti allo scrittore o al predicatore, che si spingono ad insinuare delle cose così personali e private, che nessuno conosce se non Dio o le persone intime, è chiaro che non provengono da un uomo con una buona coscienza, ma provengono da una persona che non è mosso dallo Spirito santo a parlare, ma è certamente mosso da un altro spirito, quello di rivalsa, quello di volere il male di quella persona. Ciò è proprio quello che ha fatto qualche giorno fa Nicola Martella, con un suo scritto con cui ha vomitato addosso a Giacinto Butindaro tutto il suo rancore ed il suo veleno, ma senza provare nulla di quello di cui l’ha accusato. Un tale comportamento è spiegabile solamente alla luce del fatto che Martella è stato più volte confutato e ripreso da Giacinto Butindaro, sia nella dottrina che nella condotta. (per leggere la gravità dei falsi insegnamenti e la condotta contraria alla Parola di Dio che Nicola Martella ha tenuto, che sono state riprese e mostrate a tutti pubblicamente sul web da Giacinto Butindaro, cliccate in questo link: http://labuonastrada.wordpress.com/category/martella-nicola/ ) Continua a leggere →